Pillole di strategie di marketing (Gli errori da non fare!)
Ho imparato più dai successi e dagli errori, nel corso della mia esperienza come consulente per startup e attività ben avviate, che da libri o dagli esempi fatti da altri.
Lo sviluppo di un prodotto è importante quanto definirne la promozione e le strategie di lancio.
Io ripeto sempre che la Comunicazione è qualcosa che non si può improvvisare ed è fondamentale, perché disegna l’immagine del nostro brand\prodotto\business che si stamperà negli occhi e nelle teste dei consumatori.
Affidarsi a dei professionisti ormai è indispensabile. Esperto che non deve per forza essere una risorsa esterna al nostro team aziendale (se ce l’abbiamo già, siamo a cavallo!) e, esterno o interno che sia, deve sicuramente interagire con tutto il gruppo di lavoro.
Una volta costruita la campagna di comunicazione, l’Engagement e la Retention rappresentano le metriche essenziali per verificare il successo del prodotto e la sua sostenibilità nel tempo, e non esistono budget di marketing o strategie in grado di cambiare la percezione di un prodotto con una pessima esperienza d’utilizzo.
Anzi, se il prodotto funziona, non servirà nemmeno investire un elevato budget.
Un Growth Hacker, per esempio, può essere d’aiuto perché avrà una maggiore capacità di comprendere le esigenze degli utenti, ne troverà molti, potenziali, a cui mostrare il prodotto, così come avrà la capacità di definire un metodo per sperimentare e trovare i canali per ottenere Traction.
Così come un buon copywriter vi mette al sicuro da sonore figuracce, specie oggi, dove il rischio di diventare virali e perdere la nostra reputazione, è altissimo.
E, a questo proposito, vi cito due casi, differenti nella genesi e negli obiettivi che si erano posti, ma dal risultato devastante dal punto di vista mediatico.
Uno è il video promozionale della filiale di Castiglione delle Stiviere di Intesa Sanpaolo (https://www.youtube.com/watch?v=JYD-0Z_BvFI).
Pare fosse destinato ad un contest aziendale interno, quindi non realizzato per rappresentare all’esterno l’immagine della Banca; in ogni caso è emblematico di tutto ciò che NON va fatto nell’ambito della comunicazione.
Talmente brutto, goffo, maldestro, affidato all’improvvisazione di un team, evidentemente, non esperto in tecniche di marketing e comunicazione, da risultare imbarazzante anche per chi lo guarda.
Trasmesso – anche se per errore – sui social, è diventato virale e ha compromesso pesantemente la reputazione della della povera direttrice nonché della filiale stessa.
Il secondo è un esempio, tratto dalla cronaca, e diventato virale anche lui qualche tempo fa: a Bassano del Grappa, il titolare di un negozio di abbigliamento, decise di lanciare una campagna “shock” per l’inizio dei saldi nella sua attività.
Nelle vetrine del suo negozio espose un imponente cartellone pubblicitario con un’immagine che ritraeva Andrea Bocelli – il noto cantante lirico, affetto da cecità – circondato dalla scritta “Saldi mai visti”.
Uno slogan pensato per spingere all’acquisto, puntando sull’ironia…
Se analizziamo tecnicamente quest’operazione di marketing, la formula a cui il commerciante aveva pensato è: Creatività + folle concetto “purché se ne parli” + totale assenza di metriche scientifiche = Vendite a gogo!
Il risultato delle formula ha prodotto, invece, un mega flop!
Eh sì, perchè l’effetto di questa “trovata” è stata scioccante, ma in senso negativo!
Tanto da ritorcersi contro il negoziante, che ha dovuto anche scontare una denuncia per vilipendio!
In ogni caso, non abbiate paura di fallire. Esempi come quelli citati sono utili per capire come procedere meglio in futuro.
D’altronde «Solo chi non osa non sbaglia».
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!